Interprétation

Patrimonio naturale e culturale del Monte Bianco

Lettura ed interpretazione del patrimonio naturale e culturale come chiave di sviluppo turistico

I territori alpini vivono oggi più che mai un periodo di grandi sfide e di ripensamento del modo di fare turismo, risorsa fondamentale di sviluppo e crescita. I cambiamenti climatici e la riduzione dell'innevamento obbligano a ripensare in prospettiva il modello turistico e a ragionare sulla necessaria diversificazione delle attività turistiche durante le quattro stagioni.

Cambia di fatto la domanda turistica e l'attenzione degli abitanti dei territori alpini a modelli di sviluppo sostenibile. In questo contesto il patrimonio naturale e culturale rappresenta una risorsa fondamentale per un turismo di qualità.

Interpretare tali patrimoni fornendo al pubblico strumenti, chiavi di lettura e consapevolezza è un'azione fondamentale per contribuire all'avvio di questo nuovo processo, incentrato sulla comprensione del valore e della fragilità dei patrimoni unici di cui il territorio attorno al Monte Bianco è riccamente dotato.  

Esistono strutture e siti nei quali l'eccezionale patrimonio naturale e culturale alpino del territorio attorno al Monte Bianco è già valorizzato in chiave turistico-divulgativa:

  • Castello Sarriod de La Tour (Comune di Saint-Pierre)
  • Via delle Gallie (Comuni di Arvier e Avise)
  • Colle e Ospizio del Gran San Bernardo (Comuni di Saint-Rhemy-en-Bosses e Bourg-Saint-Pierre)
  • Maison Musée Berton (Comune di La Thuile)
  • Maison della Riserva naturale di Passy (Comune di Passy)
  • Chalet del Colle des Montets (Comune di Chamonix)
  • Giardino botanico alpino Flore-Alpe (Comune di Orsières)
  • Mur (dit) d'Hannibal

Nel biennio 2021/22, queste strutture e siti sono oggetto, nell'ambito del progetto Alcotra "Parcours d'interprétation du patrimoine naturel et culturel" di interventi di ammodernamento e di implementazione di strumenti innovativi, con l'obiettivo di migliorare sia la comprensione che la divulgazione di tali patrimoni.

Potete approfondire la conoscenza delle strutture:

Castello Sarriod de La Tour

Comune di Saint-Pierre (Valle d’Aosta)

Sarriod de La Tour

Indirizzo: Rue du Petit-Saint-Bernard, 20 - 11010 Saint-Pierre (Valle d'Aosta)

Telefono: (+39) 0165 904689

e-mail: castellivalledaosta@regione.vda.it

Altitudine del sito di visita: 731 metri

Apertura

  • Da ottobre a marzo: ore 10 - 13 e 14 - 17. Chiuso il lunedì.
  • Chiusura il 25 dicembre e il 1° gennaio.
  • Da aprile a settembre: ore 9 - 19, tutti i giorni.

Tariffe

  • Intero: € 3,00 
  • Ridotto: € 2,00 (gruppi di almeno 25 persone paganti, studenti universitari, convenzioni specifiche)
  • Ridotto per bambini: € 1,00 (bambini dai 6 ai 18 anni, scuole) 
  • Gratis: minori di 6 anni, persone con disabilità e loro accompagnatori, insegnanti e personale scolastico, nella proporzione di 1 per ogni 10 studenti

Sito internet

Geolocalizzazione

Descrizione

Non è sinora possibile risalire alle origini del castello che appartenne alla famiglia Sarriod de La Tour. Situato su un altopiano che domina la Dora Baltea, è circondato da meleti che gli conferiscono un aspetto magico, soprattutto al momento della fioritura. Questo sito risale ai secoli XI e XII nella sua parte più antica. Nel corso dei secoli successivi ha subito modifiche ed è stato ampliato, ma non sempre in modo organico, il che gli conferisce l'attuale aspetto irregolare. All'interno della cappella è visibile un importante ciclo di dipinti murali del primo Duecento, mentre all'esterno, nella sala contigua, sono presenti affreschi quattrocenteschi. Singolare e affascinante è la cosiddetta "sala delle teste", che prende il nome dalla decorazione del soffitto ligneo, le cui mensole sono intagliate con personaggi curiosi, talvolta scurrili, ed esseri fantastici e mostruosi. Dal 1971 il castello appartiene all'Amministrazione regionale.

Via delle Gallie

Valle d'Aosta

Via delle Gallie a Leverogne (Arvier)
Via delle Gallie a Leverogne (Arvier)

Localizzazione

La Via delle Gallie si sviluppa nel fondovalle centrale della Valle d'Aosta per poi biforcarsi in corrispondenza del capoluogo e dirigersi verso i valichi del Grande e del Piccolo San Bernardo.

Sito internet

Descrizione 

La strada romana detta "delle Gallie" fu la prima opera pubblica che i Romani realizzarono in Valle d'Aosta, sostituendola ai primitivi sentieri che conducevano al di là delle Alpi. Quest'importante arteria stradale, che solcava il territorio valdostano biforcandosi all'altezza di Aosta, costituiva un'infrastruttura indispensabile all'espansione militare e politica, e rispondeva all'esigenza di efficienti e rapidi collegamenti con la Gallia e la Germania.

Oggi, a distanza di oltre 2000 anni, la Via romana delle Gallie è ancora in buona parte esistente: dallo spettacolare tratto di Donnas, fino ai ponti di Saint-Vincent, Châtillon e Aosta; dalle possenti sostruzioni ancora visibili ad Introd, Arvier e Avise fino agli incredibili tagli nella roccia e alle mansiones oltre i 2000 metri di quota.

Per quanto riguarda l'alta Valle, tra Villeneuve e Avise sono visibili numerosi resti della strada antica; ad Arvier, Mecosse e Leverogne rimangono dei tratti di sostruzioni, mentre sotto al ponte medievale di Leverogne si intravvede la spalla della sponda destra del ponte romano. Prima dell'abitato di Runaz sono visibili a mezza costa dei resti di sostruzioni in muratura; poco oltre, in località Pierre Taillée, si conserva la parte più monumentale della strada che in questo tratto presenta sostruzioni ciclopiche e tagli nella viva roccia. La strada proseguiva sino al ponte dell'Equilivaz, ma da questo punto se ne perdono le tracce: il percorso sino all'Alpis Graia è pertanto ricostruibile solo per ipotesi. In fraz. Faubourg di La Thuile e a Pont-Serrand sono ancora visibili i resti di due ponti romani.

Colle e Ospizio del Gran San Bernardo

Comuni di Saint-Rhémy-en-Bosses (Valle d'Aosta) e di Bourg-Saint-Pierre (Vallese)

Ospizio del Gran San Bernardo
Ospizio del Gran San Bernardo

Indirizzo: Colle del Gran San Bernardo, 2 - 1946 Bourg-Saint-Pierre - Svizzera

Telefono: +41 (0)27.787.12.36

e-mail: hospice@gsbernard.com

Altitudine del sito di visita: 2.473 metri

Localizzazione: il Colle del Gran San Bernardo segna la frontiera tra Svizzera e Italia.  

Apertura: in estate, da metà giugno a metà ottobre, secondo le condizioni di apertura della strada che conduce al Colle.

Tariffe

  • Sentiero didattico "Alla scoperta del Gran San Bernardo" che si snoda attorno al lago (1,5 km). Il libro di accompagnamento in francese/italiano o inglese/tedesco è disponibile gratuitamente presso l'ufficio del turismo del colle, il bazar dell'Auberge o l'Ospizio. 
  • Visita all'Ospizio e al tesoro: gratuita.
  • Visita del Museo e della cripta: adulti, CHF 10; anziani, CHF 8; bambini, CHF 6. Tariffe per gruppi (10 persone): adulti, CHF 8.50; anziani, CHF 7; bambini, CHF 5. Prezzo speciale per famiglie: bambini 0-7 anni: gratuito. I prezzi sono intesi in franchi svizzeri.

Sito internet

Geolocalizzazione 

Descrizione

Il Colle del Gran San Bernardo è:

  • Un luogo di vita, ospitalità e spiritualità. Infrastrutture di accoglienza presenti:
    • Un Ospizio gestito dai canonici del Gran San Bernardo, aperto tutto l'anno (in inverno, accessibile con racchette da neve o sci alpinismo). I canonici offrono ospitalità da quasi mille anni.
    • Una locanda di 30 camere e vari ristoranti (aperti in estate, situati su entrambi i lati del confine).
  •  Un luogo di passaggio ricco di storia e un sito culturale. Da visitare:
    • Attorno al lago: il sentiero didattico, inaugurato nel 2022, permette di scoprire la ricchezza naturale e culturale del sito in 7 tappe e attraverso 7 tematiche (gratuito così come il libro di accompagnamento che segnala il percorso). 
    • Nell'Ospizio del Grand San Bernardo: la chiesa barocca e il suo tesoro (nuova museografia). 
    • Di fronte all'Ospizio: il museo, che mostra i resti romani al passo, la storia del sito, la fauna e la flora delle montagne, il suo clima (mostra permanente). Ogni estate, c'è anche una mostra temporanea.
    • Vicino al museo: il canile dei famosi cani Gran San Bernardo (presenza di cani in estate).
  • Un sito di alta montagna, caratterizzato da rigide condizioni climatiche: altezza della neve, temperature a volte estreme, vento e condizioni meteorologiche variabili sono tutti fattori che richiedono l'adattamento dell'uomo, della fauna selvatica e della flora. L'Ospizio ha raccolto la più lunga serie di misurazioni climatiche dell'arco alpino che rappresenta un eccellente indicatore dei cambiamenti climatici in corso. Il sentiero didattico attorno al lago presenta tutti questi aspetti, con un accento particolare sull'osservazione del clima. 

Maison Musée Berton

Comune di La Thuile (Valle d'Aosta)

Maison Musée Berton
Maison Musée Berton

Indirizzo: Maison Musée Berton - Frazione Entrèves, 52 - 11016 La Thuile (Valle d'Aosta)

Telefono: (+39) 366/5647161

e-mail: maisonmuseeberton@gmail.com

Altitudine del sito di visita: 1.451 metri

Apertura

  • Dal 1° dicembre al 1° maggio (venerdì e sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 13.00).
  • Aperture straordinarie durante le vacanze e festività con orario 16.00-19.00. Chiuso il 25 e il 26 dicembre.
  • Dal 20 giugno al 20 settembre tutti i giorni (eccetto il lunedì) dalle 15.00 alle 20.00.

Tariffe

  • Intero: 2,00€
  • Ridotto: 1,50€ (over 65)
  • Gratuito: minori di 18 anni

Sito internet

Geolocalizzazione

Descrizione

La Maison Musée Berton è una meravigliosa villa privata costruita dai fratelli Robert e Louis Berton nel 1975 come luogo per le vacanze e il riposo nel paese di origine della mamma, La Thuile. Benché impegnati in professioni molto diverse fra loro - Louis notaio e Robert professore di educazione fisica - i due fratelli condividevano l'amore per la Valle d'Aosta sotto ogni punto di vista. Nell'arco di 50 anni hanno collezionato con fervore arredi e oggetti artigianali quali utensili, sculture e pitture che hanno sistemato con amore nella grande casa di La Thuile. Robert Berton in particolare era un esperto di arte, cultura e tradizione, artigianato, architettura, storia e molto altro, e ha trascorso la sua vita a dare un valido e concreto sostegno al lavoro dei vari artigiani che hanno reso famosa la millenaria Fiera di Sant'Orso.

Oggi la casa è un museo per volere testamentario dei fratelli che, scapoli e senza eredi, hanno donato l'edifico e le collezioni al Comune di La Thuile, indicando con precisone che fosse trasformata in museo. E' dunque possibile ammirare la ricca collezione con oltre 250 pezzi datati fra il ‘500 e la metà del ‘900, rappresentativi del lavoro artigianale valdostano attraverso i secoli. Le diverse stanze sono rimaste così come Robert e Louis le hanno lasciate al momento della donazione avvenuta nel 1998. Vi si respira un'atmosfera speciale data dalla ricchezza e varietà di arredi e oggetti, ma soprattutto dall'incredibile modernità dei loro gusti che hanno portato ad accostamenti di grande fascino.

Maison della Riserva naturale di Passy

Plaine Joux - Comune di Passy (Alta Savoia)

Chalet d’accueil de la Réserve Naturelle de Passy
Chalet d’accueil de la Réserve Naturelle de Passy

Indirizzo: Maison de la Réserve Naturelle - Chemin des Parchets, 321 -74190 Passy - Francia

Telefono: +33 (0)4.50.90.23.07

e-mail: rnpassy@gmail.com

Altitudine del sito di visita: 1.352 metri

Apertura

  • Durante le vacanze scolastiche.
  • Vietato portare cani, anche se tenuti al guinzaglio.   

Tariffe: Gratuito

Sito internet

Geolocalizzazione

Di fronte al Massiccio del Monte Bianco, la Riserva Naturale di Passy domina la Valle dell'Arve. Vero gioiello della natura, collega le Riserve di Sixt-Fer-à-Cheval e delle Aiguilles Rouges.

Superficie: 1800 ettari.

Altitudine della riserva: da 1.300 a 2.900 metri.

Descrizione

La Riserva naturale di Passy riassume la storia montana dell'Alta Savoia.

  • Ambiente naturale: le giovani falesie del Fiz dominano i promontori del Pormenaz, la formidabile spinta delle Alpi che si contrappone alla loro natura silicea e calcarea. Da questo contrasto mineralogico nasce la diversità degli ambienti (prati, brughiere, zone umide) e delle specie faunistiche alpine.
  • Fauna selvatica: camoscio, stambecco, aquila, marmotta, gallo cedrone, pernice bianca, gipeto barbuto.
  • Flora: sono state elencate 530 specie, tra cui il giglio di San Bruno, il giglio di martagone o la fioritura della silene acaula (o pan di marmotta).

Lo Chalet della Riserva naturale di Passy offre informazioni, documentazione, area giochi e negozi e presenta una mostra permanente sulle ricchezze della Riserva. Una scenografia interattiva e un filmato immersivo illustrano l'evoluzione della montagna e dei suoi paesaggi.

Chalet del Colle des Montets

Comune di Chamonix Mont-Blanc - Pays du Mont-Blanc (Alta Savoia)

Chalet du Col des Montets
Chalet du Col des Montets

Indirizzo: Col des Montets - RD 1506 - 74400 Chamonix Mont-Blanc - Francia

Telefono: (+33) 07 62 26 25 15  -  nei periodi di chiusura: (+33) 07 63 78 62 84

e-mail: alex.bruneau@ccvcmb.fr

Altitudine del sito: 1.461 metri

Apertura

  • Da metà maggio a metà settembre e durante le festività di Ognissanti.
  • 10.00 - 17.00 fuori dalle vacanze estive.
  • 9.30 - 18.00 durante le vacanze estive.

Tariffe: Entrata libera e gratuita. Contattateci per visite guidate per gruppi / scuole o corsi di scoperta.

Sito internet

Geolocalizzazione

Descrizione

Lo Chalet si trova su un emblematico passo alpino, porta di accesso alla Valle di Chamonix Mont-Blanc. È collocato in una cornice naturale eccezionale ai piedi del Massiccio delle Aiguilles Rouges e delle sue tre riserve naturali nazionali.

Dall'apertura al pubblico nel 1976, è il luogo naturalistico da non perdere della Valle di Chamonix Mont-Blanc! Sito per scoprire la fauna e la flora di questa valle, e per approfondire i cambiamenti climatici in atto nel nostro ambiente montano.

Offre mostre, proiezioni di film, spettacoli per famiglie, ma anche uscite e conferenze. Grazie alla presenza dell'animatore della natura, responsabile del sito, e del suo team di tirocinanti, i più curiosi impareranno molto sulla natura e sull'ambiente.

Il Colle des Montets è anche un punto di partenza essenziale per escursioni nei siti emblematici della valle. Non mancano la buvette, un negozio di souvenir e la biblioteca (libri in consultazione gratuita).

Giardino botanico alpino Flore-Alpe

Champex-Lac, Comune di Orsières (Vallese)

Jardin botanique alpin Flore-Alpe
Jardin botanique alpin Flore-Alpe

Indirizzo: Route de l'Adray, 27 - 1938 Champex-Lac - Svizzera

Telefono: (+41) 27 783 12 17

e-mail: info@flore-alpe.ch

Altitudine del sito di visita: 1.500 metri

Apertura

  • Dal 1° maggio al 31 ottobre: tutti i giorni dalle ore 10 alle 18.

Tariffe             

  • Intero: 8 franchi svizzeri
  • Ridotto: 4 franchi svizzeri (bambini dai 6 ai 16 anni, studenti e anziani)
  • Gruppi: sconti a partire da 15 persone
  • Gratuito per i bambini fino a 6 anni, per le scuole (dell'obbligo) e con il PASS San Bernardo

Sito internet

Geolocalizzazione

Descrizione

Il Giardino botanico alpino Flore-Alpe è un luogo incantevole situato a 1.500 m di altitudine. Costruito nel 1927 dall'industriale valdese Jean-Marcel Aubert, inizialmente fu progettato come un giardino ornamentale per poi trasformarsi gradualmente sino a diventare un giardino botanico alpino, una creazione unica. Ricco di percorsi che si snodano tra giardini rocciosi e ponti in pietra che si affacciano su specchi d'acqua, il Giardino ospita oltre 4.000 specie vegetali di flora locale, delle regioni circostanti, nonché di catene montuose in Europa e in altri continenti.

Il Giardino Flore-Alpe ospita anche il Centro alpino di fitogeografia, che studia le relazioni tra ecosistemi di alta montagna e ambiente. Le ricerche qui condotte riguardano la diversità e la distribuzione delle diverse piante, oltre a quelle relative all'oscillazione del limite superiore della foresta, principalmente nel Vallese e nelle Alpi. I risultati di tali osservazioni sono presentati ai visitatori attraverso mostre, conferenze ed escursioni.

Il Giardino botanico Flore-Alpe è classificato come bene culturale di importanza nazionale e nel 2007 è stato insignito del Premio Schulthess per i giardini del patrimonio svizzero. I suoi visitatori apprezzano il suo fascino romantico, la sua tranquillità e il suo panorama unico sul Lago di Champex e sulle cime innevate Combins. Il grande Chalet, rinnovato nel 2015, offre anche l'opportunità di trascorrere una o più notti nel cuore del Giardino e della sua collezione.

Mur (dit) d'Hannibal

Comune di Liddes (Vallese) e Associazione RAMHA - Recherches Archéologiques Mur (dit) d’Hannibal

Il Muro e il Ghiacciaio di Boveire_© Pyn
Il Muro e il Ghiacciaio di Boveire_© Pyn

Indirizzo: Maison de Commune - 1945 Liddes - Svizzera

e-mail: info@ramha.ch

Altitudine del sito: 2.650 metri

Localizzazione: il sito archeologico si trova vicino al sentiero didattico che porta al Col de Lâne.

Apertura: in estate, da metà luglio a fine settembre,a seconda dellaprima nevicata.

Tariffe: visita gratuita. Per visite guidate di gruppi, scuole o altro: contattateci. 

Sito internet

Geolocalizzazione

Descrizione

Il Muro (detto) di Annibale è un sito archeologico situato a 2650 m di altitudine sul versante orientale della Val d'Entremont, nel Comune di Liddes.I suoi resti sono costituiti principalmente da un muro a secco che si estende per oltre 270 metri di lunghezza. In alcuni tratti il muro si conserva fino a 2,5 metri di altezza e 3 metri di larghezza.Uno degli elementi meglio conservati del sito è un'iscrizione in un riparo della zona, dedicato al dio celtico delle cime, Poininos, riuscirete a trovarlo una volta arrivati sul sito? Ma chi è salito a questa quota per costruire questo imponente monumento e per quale scopo? Vi si fermò Annibale,il generale cartaginese, con le sue truppe e i suoi elefanti? Se l'ipotesi è attraente, di fatto non è così. Una ricerca archeologica svolta a partire dal 2010 dall'associazione RAMHA (Richerche archeologiche sul Muro -noto come- di Annibale) rivela che questa imponente struttura difensiva fu eretta nella seconda metà del I secolo a.C. da uomini assoldati dai romani. Dal 2016 il progetto di ricerca si è esteso ad altre postazioni nella regione intorno alla Valle d'Aosta, tutte ubicate in alta quota (tra i 2400 e i 3000 metri slm) e con caratteristiche simili, da materiale scoperto o da fortificazioni inpietra a secco. Pertanto, il (cosiddetto) Muro di Annibale costituisce un elemento di un dispositivo strategico molto più ampio messo in atto dai romani. I risultati della ricerca saranno presto presentati in un centro di interpretazione nel villaggio di Liddes e nell'estate del 2022 sarà allestito un percorso didattico.

Altre strutture

Casermetta Espace Mont-Blanc al Col de La Seigne (Val Veny, Courmayeur, Valle d'Aosta)

Casermetta EMB

Indirizzo: Col de La Seigne - Val Veny - Courmayeur (Italia)

e-mail: casermetta@fondms.org

Altitudine del sito di visita: 2.365 metri

Apertura

  • Da metà giugno a metà settembre: ore 9.30 -17.30

Tariffe: Entrata e ateliers gratuiti.

Sito internet

Descrizione

Di proprietà della Regione autonoma Valle d'Aosta ed in gestione alla Fondazione Montagna sicura, la Casermetta al Col de La Seigne (2365m - Val Veny, Courmayeur) è un centro di educazione ambientale transfrontaliero dell'Espace Mont-Blanc, oltre che una postazione strategica per l'acquisizione di dati sia di tipo socio-demografico relativi ai frequentatori del Tour du Mont-Blanc sia di tipo scientifico ai fini del monitoraggio degli ecosistemi montani.

La Casermetta è stata ristrutturata nell'ambito delle azioni concrete intraprese dall'Espace Mont-Blanc nel Programma Interreg IIIA Alcotra Francia-Italia.

All'interno sono allestiti un plastico del massiccio del Monte Bianco (maquette) e diversi pannelli descrittivi che illustrano gli aspetti naturalistici, ambientali, geografici e storici del territorio.

Per il suo funzionamento, la Casermetta è stata dotata di un sistema di approvvigionamento energetico basato completamente sulle fonti rinnovabili: pannelli solari, fotovoltaici ed una micro centrale idroelettrica.

Fondazione Montagna sicura, tramite il suo personale specializzato, organizza durante il periodo di apertura diversi atelier di animazione con incontri tematici in materia di rischi naturali, glaciologia, flora e fauna, sicurezza in montagna, adattamenti fisiologici alla quota ed energie rinnovabili.